L’interessato
può presentare ricorso al Tribunale specificando l’errore e in che senso
questo debba essere corretto, allegando idonea documentazione. In particolare
possono esser richiesti:
·
la
rettifica di un atto dello stato civile;
·
la
ricostruzione di un atto distrutto o smarrito;
·
la
formazione di un atto omesso;
·
la
cancellazione di un atto indebitamente registrato;
·
e,
anche, opporsi al rifiuto dell’ufficiale di stato civile di ricevere in tutto
o in parte una dichiarazione o di eseguire una dichiarazione o di eseguire
una trascrizione, un’annotazione o altro adempimento.
Il
ricorso va presentato presso il Tribunale di Palermo, nel cui circondario si
trova l’ufficio dello stato civile presso il quale è registrato l’atto o
presso il quale si chiede che sia eseguito l’adempimento.
Il
Tribunale, sentito il Pubblico Ministero, provvederà in camera di consiglio
con decreto motivato. I decreti di correzione sono trasmessi d’ufficio
all’ufficiale dello stato civile per le successive annotazioni.
Il
ricorso può essere presentato personalmente senza l’assistenza di un legale.
Documenti
da presentare unitamente al ricorso:
·
copia
autentica dell’atto di cui si chiede la correzione (esente bollo)
·
eventuale
documentazione a giustificazione della correzione richiesta
·
nota
di iscrizione a ruolo
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